20 Settembre 2010
Ottant’anni del “Cazzaniga”
la mostra rimarrà aperta
fino al 30 ottobre
Via Volta 10, Milano
Dal 20 settembre al 30 ottobre 2010, presso la Galleria Bellinzona di Milano, in via Volta 10, si terrà la mostra dedicata agli ottant’anni di Giancarlo Cazzaniga. Saranno esposte circa quaranta opere tra oli, pastelli su carta e incisioni, databili tra il 1958 e il 2005, che testimoniano il lavoro che questo artista presente a Milano fin dai primi anni ‘50 (tra Brera e l’Isola), e grande esponente di quel gruppo di artisti di area lombarda e della generazione degli anni 20-30 non pienamente compresi dalla critica e dal collezionismo.
Questo è stato forse l’ultimo gruppo di talenti autentici espressi nella nostra regione: uomini caratterizzati da tensione esistenziale, amore “artigianale” per il proprio lavoro, passione politica, solidarietà interpersonale di “ringhiera”. Fra questo c’era anche Giancarlo Cazzaniga, del quale proponiamo una piccola antologica. Questi dipinti hanno rappresentato e rappresentano a tutt’oggi un “caso”. Il caso appunto di Giancarlo Cazzaniga, come ha scritto Claudio Malberti nel catalogo della mostra “Gli anni del jazz 1958 - 1994” tenutasi nel 1995: “già all’età di 32 anni ebbe l’onore di avere opere esposte alla Biennale di Venezia. Era l’anno 1962, trentatré anni fa. E non in cattiva compagnia se accanto a lui quell’anno figuravano artisti come Alberto Giacometti, Odilon Redon, Arshile Gorky, Mario Sironi, Ennio Morlotti. A Venezia Cazzaniga espose un ciclo di opere dedicato al jazz, gli stessi temi di questa mostra milanese. Una mostra che è stata voluta non soltanto per un doveroso omaggio a un artista coerente e per molti aspetti straordinario, ma anche per far rivivere il clima di quegli anni, la Milano di allora, i club notturni di quei primi anni del dopoguerra. Anni nei quali accanto a tanto “laurà” c’era pure lo spazio per passare una serata al Santa Tecla, all’Arethusa o alla Taverna Messicana, in un’atmosfera un po’ bohémienne, un po’ Harlem, un po’ dissacrante e osé (tra un bi-bop e un blues, tra uno spogliarello e un brano di cool jazz). Ed erano serate nelle quali si faceva buona musica, ma soprattutto una musica moderna, nuova, rivoluzionaria per una società che era stata costretta all’autarchia anche culturale da vent’anni di regime fascista ed era oppressa tuttora dal bigottismo democristiano… Cazzaniga è, credo, l’unico artista che abbia saputo cogliere questo frammento di realtà (il jazz, i suoi interpreti, i suoi strumenti, oserei dire i suoi suoni) e trasferirli sulla tela. Ma non con intento passivamente illustrativo o documentale, bensì cercando di riscrivere in un linguaggio bidimensionale e cromatico tutta l’inafferrabile varietà dei movimenti e delle note di un suonatore di jazz. Un linguaggio attraversato - scrisse allora Valsecchi - da “certe veloci lucentezze in mezzo all’opaco spazio”, un linguaggio dal quale “vengono immagini di una drammatica consistenza che occupano di prepotenza la memoria”.
Per quello che riguarda la bibliografia di riferimento per Giancarlo Cazzaniga, riteniamo doveroso citare il catalogo della mostra tenutasi nel 2005 presso il Civico Museo Parisi Valle a Maccagno, curato da Claudio Rizzi con prefazione di Raffaele De Grada.
Si ringrazia Claudio Rizzi di AdActa per la disponibilità
Ottant'anni del "Cazzaniga"
Inaugurazione lunedi 20 settembre 2010
dalle ore 21 alle 23
Via Volta 10, Milano
Informazioni:
Galleria Bellinzona, tel. 02.6598631; 335.341038
info@galleriabellinzona.it