MOSTRA PROROGATA FINO AL 22 MAGGIO

INCONTRO DI APPROFONDIMENTO

Ventisette artisti, una cinquantina di opere, la (immancabile) collaborazione di tanti appassionati, collezionisti e non. Sono gli ingredienti della mostra “Nella croce la bellezza dell’arte”, che la Galleria Bellinzona propone nei suoi spazi - nuovi ma ormai noti ai lecchesi - per celebrare la Pasqua cristiana, così come accaduto l’anno passato con “Sacre conversazioni: le croci dipinte di Giuliano Collina”.  

Un appuntamento che sta dunque diventando tradizione, per la nostra città, e che vive dello stesso comun denominatore delle pur diverse iniziative della Galleria animata da Oreste Bellinzona: la collaborazione appassionata e il coinvolgimento diretto degli amici della Galleria, a cominciare dal prestito di molte opere provenienti da collezioni private, per finire con i contributi culturali come quello, nella circostanza, del professor Romeo Astorri, “firma” della presentazione della mostra, che riflette sulla nuova valenza assunta dalla crocifissione nella nostra società sempre più secolarizzata.

Protagoniste della proposta della Galleria sono le opere dei 27 artisti, cominciando da quella “Via Crucis” di Giancarlo Vitali che ha segnato in qualche modo l’esordio di Oreste Bellinzona a Lecco, dove è presente dall’ormai lontano 1984, passando per Sora, Villa e Rauzi - per restare nella “lecchesità” -, e proseguendo con autori italiani e stranieri del calibro di Chagall, Dalì, Sutherland e Rouault, Casorati e Sironi, Bodini, Manzù e Testori, tanto per citarne solo alcuni.

Ciascuno di loro, col proprio stile, la propria personalità e il proprio carisma, si misura con una delle maggiori provocazioni umane e artistiche - la morte e resurrezione di Cristo - da duemila anni a questa parte. Tra dolore e speranza, dubbi e certezze, viene così offerto uno straordinario spaccato tematico della più recente vicenda artistica della cultura occidentale.